Soglia

Testi: Marco Meneguzzo
Lingua: Italiano, Inglese
Formato: cm 24×17
Pagine: 60
Illustrazioni: 23
Anno: 2023

Marco Meneguzzo

ARS GRATIA ARTIS

In un’epoca in cui anche in arte lo scopo principale è quello di colpire lo sguardo con immagini immediatamente stupefacenti, può sembrare strano che esistano artisti che chiedono al loro interlocutore lentezza, attenzione, profondità, costanza, partecipazione intellettuale, intelligenza visiva, contemplazione. Eppure esistono, non sono pochi, e praticano quasi tutti una qualche forma di astrazione, termine che può andare dal concettualismo più ermetico al più tradizionale astrattismo pittorico, così come si è venuto precisando nel corso dei primi settant’anni del XX secolo. Raffaele Cioffi è tra questi ultimi.

Carlo Franza

LA LUCE LIBERATA

La luce cresce fra soglie e passaggi, entra lentamente e si spinge nell’aria delle stanze ideali. Quella di Raffaele Cioffi potrebbe sembrare una pittura destinata a un gusto prezioso dell’occhio, invece bisogna avvertire la profonda necessità di filtrare il reale in questa sottile consistenza di una pittura che è riflesso di una disposizione mentale adatta a sciogliere gli ingorghi confusi della natura su uno schermo di trepide intuizioni.

Alberto Barranco di Valdivieso

OLTRE LE COSE DEL REALE. DISCORSO SULLA PITTURA DI RAFFAELE CIOFFI

Pittura analitica e pittura post-analitica: un passaggio necessario.

Raffaele Cioffi nel 1990 entra all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano eppure già dopo il primo anno di corso capisce che, per lui, l’urgenza di attuare una ricerca pittorica “vera” è più forte che seguire la linea concettuale del suo docente Luciano Fabro, tra i fondatori dell’Arte Povera, materia in quel momento ancora di grande impatto culturale nel mondo artistico italiano e, insieme alla Transavanguardia, probabilmente la corrente di maggiore rilevanza nei principali canali commerciali ed espositivi. Egli dunque abbandona le lusinghe di una rotta che forse avrebbe avuto vie più facili da percorrere ma che non convincono l’allora giovanissimo artista di Desio a lasciare la strada della pittura.

Roberto Borghi

STELLE VARIABILI

Guardare un’opera d’arte non è un’azione semplice: presuppone l’abbandono totale alla visione e il soffermarsi senza limiti di tempo, per lasciarsi andare alle infinite possibilità di ciò che può accadere. Questo approccio ascetico è ancora più efficace nella contemplazione della profondità e dell’oscura luminosità delle tele di Raffaele Cioffi, raccordate meticolosamente e in modo studiatamente selettivo nella mostra “Light Screens” della LM Gallery.