Marco Meneguzzo
ARS GRATIA ARTIS
In un’epoca in cui anche in arte lo scopo principale è quello di colpire lo sguardo con immagini immediatamente stupefacenti, può sembrare strano che esistano artisti che chiedono al loro interlocutore lentezza, attenzione, profondità, costanza, partecipazione intellettuale, intelligenza visiva, contemplazione. Eppure esistono, non sono pochi, e praticano quasi tutti una qualche forma di astrazione, termine che può andare dal concettualismo più ermetico al più tradizionale astrattismo pittorico, così come si è venuto precisando nel corso dei primi settant’anni del XX secolo. Raffaele Cioffi è tra questi ultimi.
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